Locke nacque a Wrington nel 1632, studiò all’Università di Oxford e rimase poi lì ad insegnare greco e retorica. Visse in uno dei periodi più turbolenti della storia inglese, quello delle due rivoluzioni che portarono alla fine della monarchia assoluta nel paese e all’instaurazione di una monarchia parlamentare. Locke fu da subito interessato alla politica e ciò gli comportò non pochi problemi.
Si occupò oltre che di filosofia anche di medicina e, pur non conseguendo mai la laurea, esercitò la professione. Ma, si dice, con scarsi risultati.   Dopo aver trascorso quattro anni in Francia e essersi recato in esilio volontario in Olanda, Locke fu tra i più strenui sostenitori della spedizione, chiamata “gloriosa rivoluzione”, che portò al potere Guglielmo d’Orange (il governatore d’Olanda) e all’instaurazione del nuovo regime liberale. Tornato in InghilterraLocke ricevette fama e onori in quanto impersonava l’intellettuale e il teorico del nuovo sistema politico inglese.  Fu questo il periodo in cui poté dedicarsi pienamente alla sua attività filosofica e compose le sue opere principali: Lettera sulla tolleranza (1689), i Due trattati sul governo(1690) ed, infine, il celebre Saggio sull’intelletto umano (1690).  Il filoso morì nel 1704 nel castello di Oates(Essex), poco distante da Londra, dove era ospite e dove trascorse gli ultimi anni della sua vita circondato da tranquillità e accudimento. La celebrità di Locke fu grandissima già nel periodo immediatamente successivo alla sua morte. A tal punto da ispirare i principi su cui si basò la Rivoluzione Americana e la famosa Dichiarazione dei diritti dell’uomo scritta nella prima fase della Rivoluzione francese. La sua fama gli garantì un importante incarico nel nuovo regime liberale inglese: quello di consigliere per il commercio nelle colonie. Ma il suo atteggiamento verso il fenomeno della schiavitù in America fu abbastanza discordante con le sue riflessioni sulle libertà dell’uomo di cui si faceva paladino. Oltre a dimostrarsi tollerante verso il fenomeno, ricavò ingenti guadagni dal commercio degli schiavi africani (la famosa tratta).

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