Critica del giudizio:
Kant analizza la facoltà del sentimento→ Critica del giudizio
Distingue i giudizi in
→ determinati cioè dell’intelletto che determinano l’oggetto fenomenico unificando il tutto attraverso le categorie dell’intelletto.
→ giudizi riflettenti che si limitano quindi a riflettere sull’oggetto.
I giudizi riflettenti possono essere
➞ giudizi estetici che riguardano il rapporto tra soggetto e rappresentazione dell’oggetto.
➞ giudizi teologici che colgono l’ordine intendo agli oggetti stessi.
Prima parte dedicata al giudizio estetico ⟹ relativo all’arte e alla bellezza e si occupa del bello e del sublime.
Il giudizio estetico non riguarda quindi l’oggetto in sé, ma la sua rappresentazione e il sentimento che suscita.
Vi è inoltre una distinzione tra piacere estetico e gusti personali:
L’ambito del piacevole è definito come ciò che piace ai sentimenti della sensazione.
Piacere estetico invece si allude al sentimento che deriva dall’immagine e della forma dell’oggetto.
Vi è anche un’altra distinzione tra bellezza libera cioè senza l’utilizzo di i un concetto e non si pensa a nessun scopo;
Bellezza aderente comporta il riferimento a qualcosa di perfetto che condiziona la valutazione della cosa.
Il giudizio estetico quindi nasce dal sentimento che è universale infatti in tutti gli uomini esiste un senso comune che coglie l’accordo tra l’immagine della cosa ed esigenze ed infatti la bellezza non é nelle cose, ma nel soggetto che la percepisce.
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