Kant viene considerato uno dei massimi esponenti del pensiero occidentale, ha segnato una svolta dell'ambito filosofico moderno. Egli capovolge i rapporti tra soggetto e oggetto nell'ambito del processo conoscitivo e attribuisce un ruolo importante all'esperienza.
Kant sostiene che la realtà si deve adeguare alle facoltà umane. Egli sostiene che possiamo conoscere solo le cose che io soggetto conosce, quindi il soggetto e le sue facoltà influiscono sul modo in cui gli oggetti vengono compresi.
Kant vuole spiegare non che cosa si conosce, ma come avviene la conoscenza, ossia definire i presupposti teorici che rendono possibile la conoscenza. lo spazio e il tempo possono sembrare di conoscerli grazie all’esperienza, ma non è così. Li conosciamo grazie alla conoscenza. Quindi in breve trascendentale é la conoscenza che si occupa del nostro modo di conoscere gli oggetti.
La sua opera più importante è la Critica della ragione pura. In questo stesso periodo si forma sui testi dei razionalisti e degli empiristi.
Dove il razionalismo si basava sull'idea che la ragione umana è la fonte di ogni conoscenza.
L'empirismo invece esprime che la conoscenza umana deriva dai sensi e dall'esperienza, è un approccio pratico basato sulla ricerca.
La critica della ragion pura non viene accolto in modo positivo anche per il suo linguaggio molto difficile. Caratterizza poi la fase del criticismo. E' suddivisa in due parti:
→ La dottrina trascendentale degli elementi: ■estetica trascendentale ■logica trascendentale
→ La dottrina trascendentale del metodo
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L'obiettivo centrale della filosofia kantiana, nella sua fase "critica" è quello di stabilire che cosa possiamo conoscere con certezza.
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