Pensiero di Kant:

Esistono due concetti per lui:
 —> empirici che derivano dall’esperienza.
—> puri cioè contenuti a priori dell’intelletto. Ed é proprio su questi concetti che Kant esprime il suo parere e li giudica come funzioni ordinatrici attraverso cui la mente dell’uomo unifica il materiale offerto dalla conoscenza.
I concetti Kant li definisce anche categorie perché costituiscono il modo universale del pensare. Sono quindi modi possibili di costruire i giudizi.

Le tavole delle categorie kantiane risultano composte da dodici concetti puri che si raggruppano in quattro classi:
—> quantità e qualità che sono matematiche.
—> relazione e modalità che sono dette dinamiche perché determina l’esistenza degli oggetti sulla base della relazione che vi è tra di loro.

L’intero fondamento della conoscenza di Kant é l’io penso. L’io unifica tutte le rappresentazioni attraverso l’intelleto, è detto anche autocoscienza e fonda la possibilità del sapere umano assicurandogli un’universalità.

L’io penso è il principio supremo della conoscenza umana.


Distinzione tra fenomeno e noùmeno:

Il fenomeno è ciò che appare e per Kant sono tutti gli oggetti della realtà. Costituisce Konfetti nel suo rapporto con il soggetto. È la realtà quale ci appare attraverso le nostre facoltà conoscitive. Rappresentata l’orizzonte entro cui l’uomo può ottenere la vera conoscenza.

Noùmeno: la realtà delle cose in sé ciò che va oltre il fenomeno. Questa realtà è pensabile dalla ragione però non viene riconosciuta in quanto non può diventare

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